lunedì 19 novembre 2007

Agricoltura ed energia.

Al posto del petrolio si può utilizzare biodiesel, che è olio di semi opportunamante trattato. Qualche motore può utilizzare olio vegetale direttamente. Quanto ne serve? Per percorrere 10.000 km occorrono ca. 1000 litri di benzina, gasolio o olio. Dipende un po' dall'auto, ma come dato indicativo direi che va bene. Per fare 1000 litri di olio occorre ca un ettaro ad essere ottimisti (1,5 ettari se parliamo di olio di semi di girasole). Se pensiamo a 30 milioni di automobilisti occorrono ca. 30 milioni di ettari. Si tratta di un quadrato di 548 km di lato! Ma dobbiamo anche pensare a produrre olio per fare andare i camion, le centrali, il riscaldamento, ecc.! E' una dimensione improponibile. Come minimo dovremo cercare dei terreni all'estero, in Africa, Asia o sudamerica. Come in realtà stanno facendo tedeschi, americani, olandesi, francesi, spagnoli... persino i norvegesi, che sono pochi e che il petrolio nel mare del Nord ce lo hanno!

Idrogeno. La balla del secolo!

Auto ad Idrogeno! Perchè non inquina! Già... Però.
Punto primo. La combustione dell'idrogeno non produce anidride carbonica (uno dei gas serra). Però produce molto più smog, causato dagli ossidi d'azoto. La produzione di questi gas è legata a tutte le combustioni ad alta temperatura ed è causata dalla reazione dell'azoto contenuto nell'aria. L'aria infatti è costituita per lo più da azoto (80%). Si potrebbe però dire che l'idrogeno può essere fatto reagire a bassa temperatura, con le famose celle a combustione. Questo è vero ed in tal caso sarebbe veramente privo di emissioni. C'e' però da osservare che le celle a combustione usano altre sostanze non meno pericolose, tra cui l'acido fosforico.
Punto secondo. Ma l'idrogeno da mettere nel serbatoio dove si trova? Non mi pare ci siano miniere. Certo, potrebbe essere estratto dall'acqua: ma l'energia che occorre è maggiore che non quella che si ottiene e quindi non è conveniente. Un'altro sistema è il cosiddetto reforming del metano, che consiste nel farlo bruciare con poca aria. Si forma così idrogeno e ossido di carbonio (molto velenoso!). Poi si aggiunge vapore e l'ossido di carbonio si trasforma in idrogeno e anidride carbonica. Rendimento: 65%. L'idrogeno nella cella a combustione ha un rendimento del 60%. Complessivamente è come se il metano originario venisse utilizzato col rendimento del 36%: che poi è il rendimento di un piccolo generatore a metano. Insomma, tanti giri per non ottenere alcun vantaggio!
Ma allora perchè se ne parla? Perchè se ci fosse domanda di idrogeno si potrebbe utilizzare l'energia nucleare, quella delle centrali. Di notte infatti oggi non si sa dove metterla. Domani si potrebbe pensare di utilizzarla per trasformare il metano in idrogeno, e così verrebbe a cadere uno dei più grandi ostacoli alla diffusione delle centrali nucleari. Insomma, l'auto ad idrogeno è lo specchietto per le allodole che permetterebbe uno sviluppo degli interessi economici legati al nucleare.

Quanto costa l'energia elettrica?

Per produrla occorre:
- un impianto;
- il combustibile.
Parliamo del combustibile. Per un kWh occorre ca. 200 g di petrolio oppure 1 kg di legna. Il petrolio, se costa 90 $ al barile (ca. 150 kg), tradotto in euro fa 62 €/barile (1,45 $ per un euro). Ma quando c'era la parità (1$=1€) ne costava ca. 40! quindi è cresciuto del 50%, non del 150% come sembrerebbe lavorando in $! Veramente non è cresciuto molto il petrolio, ma semplicemente si è svalutato troppo il dollaro! Nel frattempo l'uranio è cresciuto del 2000% (si, del deumila percento..cioè di venti volte!).
Torniamo ai conti. Il petrolio costa quindi ca. 0,4 €/kg. E siccome ci vogliono 200 g per fare 1 kWh, l'incidenza del petrolio è di ca. 8 centesimi al kWh. L'energia elettrica costa infatti così! In tutto il mondo! Tutto il resto sono le tasse, che però non sono uguali in tutto il mondo!
E quanto costa il legno? Ca. 30 euro al quintale. Quindi con il legno 1 kWh costerebbe 30 centesimi! molto di più! Costasse anche 10 € al quintale non ne varrebbe la pena, anche perchè un impianto a legna costa di più di uno a petrolio!
Allora conviene il petrolio? Forse si. Se sono contro il petrolio è per ragioni ambientali, di dipendenza dall'estero e di esaurimento delle risorse. Sono ragioni ben più importanti della convenienza economica! Però non mi si venga a dire che le ragioni economiche sono a sfavore del petrolio!

kW e kWh nel fotovoltaico.

Ma quanto fa un pannello fotovoltaico? Con 8 mq di superficie si possono istallare pannelli per una potenza di ca. 1 kW. Se si devono distanziare per evitare le ombre o tenerli ben orientati verso il sole, occorre una superficie maggiore (2-3 volte). Cosa vuol dire una potenza di 1 kW? Vuol dire che se il sole ci fosse sempre, al massimo splendore, farebbero ogni ora 1 kWh. Ma siccome il sole di notte non c'e' e comunque non è mai al massimo splendore previsto, 1 kW produce solo 1200 kWh al nord e quasi 1500 al sud.
Se consumo 3000 kWh all'anno (vedere le bollette) mi servono 2 - 2,5 kW (16-20 mq). Se ne consumo 9000, mi servono 6 - 7,5 kW di pannelli. Non importa se il mio contratto è di 3 kW o di 4,5. Il contratto da 3 kW dice solo che l'ENEL mi fornisce al massimo 3 kWh ogni ora: ma non è che io sia sempre al massimo dei consumi!
Quanto costa un impianto da 1 kW? ca. 5000 euro. Quanto costa un kWh di elettricità? Forse 30 centesimi. Quindi, se con 5000 euro produco 1200-1500 kWh all'anno, corrisponde a 360-450 euro/anno...

kw e kwh kilowatt kilowattora... Misteri?

No, non sono misteri, anche se persino gli specialisti non sanno di che si parla. il kW è una misura di potenza, il kWh una misura di energia. Detto così è come prima. Facciamo delle associazioni. Per esempio, di un'auto si dice la velocità ed i km che h percorso. Un'auto veloce se tenuta ferma non fa km. Così è per i kW: indicano quanta energia (kwh) può dare in un'ora, ma se teniamo spento non fa (produce o assorbe) kWh. Una centrale da 50 kW al massimo fa 50 kWh ogni ora. Se spenta fa 0 kWh. Se la regoliamo a metà, resta sempre una centrale da 50 kW, ma produce 25 kWh ogni ora.
In Italia le centrali in totale hanno una potenza di 50-60 milioni di kW. Ma non vuol dire che si producono 50-60 milioni di kWh ogni ora, perchè le centrali o no vanno al massimo, o sono guaste, o - talvolta - sono spente.
Come succede per il vostro impianto di riscaldamenento, che d'estate è spento: produzione di kwh (o calorie...è la stessa cosa, come i km e le miglia!) =0. Però la potenza dell'impianto è la stessa che in inverno!
Ma noi cosa paghiamo? Quando compriamo l'impianto paghiamo i kW, la potenza, come per un'auto. Quando la usiamo paghiamo i kWh, perchè più ne vogliamo e più combustibile occorre.

mercoledì 14 novembre 2007

L'ENEA ci cambia la vita! o no?

L'ENEA è un pozzo senza fondo. Si dirà che è come l'Alitalia, ma con un'aggravante. Dell'Alitalia, bene o male, ce ne accorgiamo. Alla disperata, quando non si trova posto sui Low Cost, oppure quando paga l'ufficio, alla fine magari decidiamo (sempre di malavoglia!) di prendere un loro aereo.
Ma l'ENEA? Dovrebbe occuparsi di energia rinnovabile. Da quando non si fa più il nucleare. Sembra da pazzi affidare alla stessa struttura l'energia rinnovabile, che come concetto è l'esatto contrario del nucleare. Ma così si fa da noi! Allora, all'ENEA ci stanno i ricercatori che si occupano di energia rinnovabile. Qualcuno di voi ha mai visto qualche loro invenzione? qualcuno si è accorto della loro esistenza?

Rubbia e l'invenzione del solare termico.

Ci mancava che un premio Nobel venisse attaccato! Però proprio non posso farne a meno. Nel 1980 facevo l'università. Come tutti gli studenti di ingegneria all'esame di Fisica Tecnica dovevo portare una tesina. Come tantissimi provai a farla sul solare termico. Risultato: usare il calore del sole per produrre energia elettrica, con le famose parabole o altri sistemi più fantasiosi costava almeno 10 volte di più che non con i soliti sistemi (petrolio o gas). Inoltre occorreva un'estensione incredibile di terreno. Ma dopo 25 anni magari Rubbia ha inventato qualcosa di nuovo? No. Ha solo pensato di conservare il calore per utilizzarlo anche di notte, quando non c'e' il sole. Ma di notte, come detto in altri blog, l'energia elettrica costa pochissimo! Così l'energia finisce per costare ancora di più! Nessuno al governo o alla RAI è capace di fare 2 conti? Nessuno conosce uno studente di ingegneria (3.o anno) che possa aiutarli? Perchè Rubbia non pubblica un semplice blog con i conti di quello che ha in mente di fare?
Però Rubbia è ascoltato da molti Governi! Si, perchè è telegenico. Insomma, o lui o la Carrà hanno lo stesso effetto di creare simpatia. E per i politici, privi di idee, è l'unico modo di restare a galla.

Chi governa l'energia?

Pochi sanno che il governo Italiano non governa l'energia. Le leggi sono soltanto il riflesso di decisioni prese altrove. Dove?
Banca Mondiale. Con criteri che sfuggono, visto che nessuno è mai andato a votare per eleggere i dirigenti di questo organismo!
BEI (Banca Europea degli Investimenti). Va un po' a rimorchio degli altri, ma è pur sempre un decisore di primo piano? Chi sa chi la dirige? (io no!)
Commissione Europea. Questa però la votiamo! No. Falso. Noi votiamo i parlamentari europei. I membri della commissione europea non li votiamo noi, ma sono proposti dai governi (che casta, ragazzi!).
USA e Germania. Loro sono in grado di condizionare le scelte italiane in materia di energia. Principalmente i tedeschi. Sono estremamente intelligenti e usano fare così. All'inizio fanno leggi per promuovere le alternative energetiche in Germania (vento, fotovoltaico, biodiesel). Mentre noi discutiamo delle solite cavolate (stadi, rumeni, DICO, 58 o 60 anni...) le loro industrie iniziano a sfornare pannelli fotovoltaici, biodiesel e centrali eoliche per il loro fabbisogno. Poi, quando sono ben sviluppati, riducono gli incettivi, obbligando le loro aziende a creare nuovi mercati. Ma le accompagnano imponendo le scelte energetica alla Comunità Europea e convincendo i governi. Anche il nostro. Anche perchè i numerosi consulenti dei ministeri, incapaci di guadagnarsi la pagnotta con le competenze, vanno a copiare cosa han fatto i tedeschi 10 anni prima! Ma non possiamo rimproverare i tedeschi di essere lungimiranti, competenti e - soprattutto - intelligenti!

Fotovoltaico! Facciamolo! o no?

Il fotovoltaico, come ci dicono, ci consente di produrre energia pulita gratuitamente, visto che il sole non si paga.
Io sono favorevole al fotovoltaico, ma occorre spiegare che si dicono molte bugie a riguardo. Vediamo le principali.
L'energia è gratis? No. Per ripagare l'impianto occorrono almeno 20 anni. Francamente, se è un problema di costi, meglio pagare ogni due mesi una bolletta piuttosto che una botta di quattrini che recupero dopo 20 anni! Sempre che non mi rubino i pannelli o non si guastino!
Ma dopo si produce energia senza spendere più nulla! Falso. Dopo 20 anni i pannelli li butti via, perchè sono progettati per durare 20 anni. E comunque non troveresti più i ricambi. Non li trovi addirittura dopo 3-4 anni! Se un pannello si rompe e non lo trovi (dico uno solo!) ti tocca cambiare gli inverter e la disposizione degli altri. Magari sul tuo tetto scopri che non ci stanno più! Chissà perchè non viene detto mai!
Ma lo stato da incettivi! Si, ma innanzitutto sono soldi della gente. Perchè è meglio darli per i pannelli piuttosto che per gli asili, per ridurre il costo del cinema o per le pensioni?
Ma non inquina! Falso. Poi, dopo 20 anni, questi pannelli in che discarica li metto? E per estrarre l'indio, il silicio, il tellurio e tutto quel ben di dio che occorre per fabbricarli possiamo evitare di scavare miniere? deforestare pezzi di Africa? e le scorie che fine fanno? E per purificare questi metalli per caso non si usa anche l'arsenico che poi inquina le falde? E questi metalli per caso non sono estremamente rari?
Ma almeno non dobbiamo più dare i nostri soldi agli arabi del petrolio! No, dobbiamo darli lo stesso, perchè comunque non risolvono il problema dei trasporti. E poi i pannelli fotovoltaici noi dobbiamo comprarli dall'estero. Che m'importa se so che i miei soldi invece di prenderli gli arabi li prendono i tedeschi?

L'energia fotovoltaica è gratis?

L'energia fotovoltaica non è gratis. Per produrla occorrono impianti estremamente costosi. Facciamo un esempio.
Supponiamo che abbiano inventato un'automobile che non consuma carburante. Voi potete usarla senza spendere nulla per la benzina o per il lubrificante. Supponiamo anche che la sua vita sia 10 anni. E - in ultimo supponiamo che costi un milione di euro! Voi la comprereste?

Centrali nucleari. Perchè no?

La produzione di energia nucleare non appartiene ai concetti di democrazia industriale od economica. Gli investimenti che servono e le scale di produzione sono talmente elevati che non è possibile l’accesso alla competizione se non da parte di pochissimi attori: grandi governi, grandi aziende. La diffusione del nucleare porterebbe alla necessità di sorvegliare con le armi i paesi produttori dei minerali, degli impianti di raffinazione o smaltimento, delle centrali nucleari.
Tutta la tecnologia è nelle mani di americani e tedeschi. In piccola parte anche dei francesi, russi, cinesi e sudafricani. Le centrifughe sono tedesche, per esempio! La strumentazione è americana o tedesca! L’italia, pur avendo in passato una buona posizione (3.o produttore nel dopoguerra!) ha sempre avuto un ruolo solo nella costruzione o nella ricerca di base. Ma la ricerca di base non rende nulla se non si creano anche le applicazioni. La ricerca di base non è nemmeno brevettabile! Spesso i ns investimenti, di per se insufficienti, sono serviti solo per consentire ad altri di brevettare le applicazioni, che poi dobbiamo acquistare. E in quanto all'attività di costruzione, ormai è in mano tedesca, cinese e giapponese. Quindi l’attività italiana nel settore è sempre stata subordinata e strumentale a interessi geopolitici il cui controllo non è mai stato in Italia.

Energia nucleare. Quanto conviene?

Nelle centrali, com’e’ scontato, non si usano i minerali di uranio, ma piuttosto barre o sfere, quindi prodotti finali. Tali prodotti sono acquistabili da pochi produttori (4? 5?) e se in Italia un qualunque artigiano volesse produrli, non potrebbe. Non solo per la necessità di capitali straordinari, ma anche perché – in virtù degli accordi internazionali contro la proliferazione atomica – verrebbe letteralmente assaltato in quanto potenziale produttore di bombe nucleari.
Con il nucleare la dipendenza dall’estero non verrebbe ridotta.
Circa i costi, in qualunque manuale scolastico di economia si spiega che i prodotti con analoghe funzioni seguono lo stesso mercato. Si dice che i prodotti succedanei seguono i prezzi del prodotto principale. Quando aumenta il prezzo del cacao aumentano anche i prezzi dei suoi sostituti. Idem per lo zucchero. Ed anche la legna da ardere, il gas, il carbone seguono l’andamento – più o meno – del petrolio. Quest’ultimo – in dollari – è triplicato dal 2001 ad oggi. Ma l’uranio è aumentato di 20 volte!
Con il nucleare non si ha alcuna garanzia di risparmiare! Anzi, tenuto conto del fatto che i produttori sono estremamente pochi, la concorrenza può essere organizzata in un cartello monopolistico con estrema semplicità. Il mercato dell’uranio è tutto oligopolico (materia prima, prodotto finale, centrali, smaltimento delle scorie) ed è quindi di estrema pericolosità per l’equilibrio delle economie.

Se l'energia costa molto lo sviluppo si abbassa.

Mica detto. Nei Paesi più sviluppati, USA a parte, l'energia è più cara! In Nigeria costa meno che in Giappone! I problemi italiani derivano dagi sprechi e da una classe politica inetta, incapace di organizzare il Paese. Qualunque sia il colore! Sono qualunquista? Io no. I politici sono qualunquisti, perchè non sono capaci di proporre idee diverse, tra cui scegliere. Se fate caso, nei loro dibattiti ci tengono molto a specificare a che partito appartengono. Infatti non v'e' altro modo per distinguerli. Nei fatti la politica italiana è qualunquista e sempre conservatrice.

Troppe tasse sull'Energia?

Può darsi, ma non è un male. Vediamo perchè.
Ogni stato può decidere di abbassare le tasse sull'energia e alzarle sul pane o sugli stipendi.
Però l'energia è un bene in un certo senso di lusso. I più ricchi hanno auto più potenti, maggior numero di elettrodomestici, ville con luci sfarzose. Allora meglio tassare i beni di questo tipo anzichè le buste-paga. No?
Schmidt, ex cancelliere tedesco, addirittura sognava di eliminare tutte le tasse e applicarle soltanto all'energia. Così la tassazione sarebbe gravata molto di più sui ricchi che non sui poveri.
Inoltre se l'energia costa cara, anche per via delle tasse, si sta più attenti ai risparmi. Quindi se ne consuma di meno e l'inquinamento viene ridotto.

L'energia nucleare costa meno?

No. O meglio, dipende. In Francia costa meno che in Svizzera. Il prezzo dipende da quanto lo stato paga per coprire i deficit. In Francia costa meno perchè le centrali nucleari sono ben foraggiate dallo stato, che poi vuol dire dalle tasse dei cittadini.
Anche il Giappone ha il nucleare, ma è il Paese dove l'energia costa di più. Più dell'Italia, più che in Germania.
La Nigeria è il Paese dove l'energia costa meno. Ma come si vede questo non impedisce ai giapponesi di vivere molto meglio dei nigeriani.
Aggiungiamo inoltre che il prezzo finale è gravato dalle tasse. A parità di costo dell'energia (cioè di quanti soldi vanno alle centrali) in Italia le tasse sono più elevate, e questo spiega perchè i costi energetici sono alti.

Perché in Italia non si produce energia nucleare?

Per via del referendum? No. Nonostante il referendum c’e’ ancora il ministero dell’agricoltura (hanno cambiato il nome e basta!). C’e ancora il finanziamento dei partiti!
In Italia non si produce energia nucleare per via di accordi internazionali con i paesi confinanti.
E’ un fatto tecnico che si spiega così.
La centrale nucleare non si può accendere o spegnere a piacere: occorrono molti giorni per avviarla o disattivarla.
Però durante la notte il consumo di energia è abbastanza basso, e quindi nasce il problema di che fare dell’energia in più. Ebbene, essa viene ceduta ad un prezzo trascurabile all’Italia, purchè essa venga ritirata ed eviti quindi che il sistema elettrico vada in tilt per eccesso di energia prodotta rispetto a quella consumata.
Le aziende elettriche italiane allora spengono le centrali a gas e ci vendono l’energia nucleare francese e svizzera, che hanno acquistato sotto costo.
Durante il giorno avviene il contrario. Nei periodi di punta l’Italia vende all’estero (Germania) l’energia prodotta col gas, guadagnando un sacco di soldi.
Risultato: importiamo tanta energia nucleare sotto costo – pagandola una miseria perché in realtà facciamo un gran favore ritirandola! Esportiamo poca energia ma nei periodi in cui vale moltissimo. E’ una situazione di grande convenienza: ci guadagnamo! Però la televisione e la stampa non ci dicono mai questa verità. Se noi dovessimo impiantare centrali nucleari, anche noi avremo il problema di che fare la notte: visto che non si saprebbe dove mettere l’energia in più, metteremo in crisi tutta la rete europea! Occorrerebbe trovare un uso speciale per l’energia in più, ed ecco che spunta l’idrogeno. Ma questa è un’altra storia!
Vi ricordate il famoso black-out? Venne di notte, ma non perché noi non avevamo l’energia, ma semplicemente perché tenevamo le nostre centrali spente, visto che l’energia nucleare in esubero dei francesi e degli svizzeri ci arrivava al costo della spazzatura! Per creare il problema è bastata una piccola disattenzione in chi sorvegliava la linea (la notte è noisosa e viene voglia di dormire!). Quando il problema è venuto fuori non c’e’ stato il tempo di riavviare le nostre centrali e tutto si è spento! Effetto Domino!