mercoledì 14 novembre 2007

Centrali nucleari. Perchè no?

La produzione di energia nucleare non appartiene ai concetti di democrazia industriale od economica. Gli investimenti che servono e le scale di produzione sono talmente elevati che non è possibile l’accesso alla competizione se non da parte di pochissimi attori: grandi governi, grandi aziende. La diffusione del nucleare porterebbe alla necessità di sorvegliare con le armi i paesi produttori dei minerali, degli impianti di raffinazione o smaltimento, delle centrali nucleari.
Tutta la tecnologia è nelle mani di americani e tedeschi. In piccola parte anche dei francesi, russi, cinesi e sudafricani. Le centrifughe sono tedesche, per esempio! La strumentazione è americana o tedesca! L’italia, pur avendo in passato una buona posizione (3.o produttore nel dopoguerra!) ha sempre avuto un ruolo solo nella costruzione o nella ricerca di base. Ma la ricerca di base non rende nulla se non si creano anche le applicazioni. La ricerca di base non è nemmeno brevettabile! Spesso i ns investimenti, di per se insufficienti, sono serviti solo per consentire ad altri di brevettare le applicazioni, che poi dobbiamo acquistare. E in quanto all'attività di costruzione, ormai è in mano tedesca, cinese e giapponese. Quindi l’attività italiana nel settore è sempre stata subordinata e strumentale a interessi geopolitici il cui controllo non è mai stato in Italia.

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